Tavolo Tecnico sulla cultura dell’agibilità. …
dic 30th, 2012 | By admin | Category: Disabilità e Sport Tavolo Tecnico sulla cultura dell’agibilità
COMUNICATO STAMPA
2° seminario “LA CITTà DI TUTTI ”
martedì 18 dicembre 2012
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Il Tavolo Tecnico per approfondire, promuovere e divulgare “la cultura dell’agibilità, le linee tecniche e legali operative per arrivare alla concreta attuazione della normativa tecnica e programmatica vigente in materia, anche allo scopo di rendere fruibile a tutti i cittadini luoghi e/o servizi pubblici, spazi urbani e luoghi culturali”, ha organizzato, con il patrocino del Comune di Civitavecchia, gli Ordini professionali degli Avvocati, dei Geometri, degli Ingegnieri, degli Architetti, della ASL RM F, dell’ATER e del Comitato Provinciale CONI di Roma il 2° seminario “LA CITTà DI TUTTI ” martedì 18 dicembre 2012
Nel portare il saluto dell’Amministrazione Comunale il Sindaco Pietro Tidei mette in risalto “l’unità d’intenti e soprattutto la compattezza nell’affrontare il tema dell’agibilità trattato nel 2° seminario La Città di Tutti; pur sottolineando i grossi problemi finanziari del Comune conferma l’impegno per adeguare le strutture pubbliche e private ai diversamente abili, affinché non si crei discriminazione sociale e non venga intaccata la dignità dell’uomo” – prosegue Tidei plaudendo all’iniziativa – “importante passo per fare il punto sulla legislazione vigente in materia di abbattimento delle barriere architettoniche e la sua esatta e univoca applicazione e può costituire un metodo permanente per assicurare il costante adeguamento delle conoscenze e delle competenze utili al consolidarsi di una nuova cultura gestionale improntata alla qualità dei servizi ed al risultato”.
“Il Tavolo Tecnico si propone di approfondire i vari ed ancora irrisolti aspetti del problema dell’agibilità: l’applicazione delle norme vigenti nelle opere edilizie pubbliche e private, la responsabilità dei progettisti, l’osservanza dei requisiti di legge ai fini della commercializzazione degli immobili, la sensibilizzazione civica al rispetto delle norme che agevolano l’agibilità” – ha sottolineato nella relazione introduttiva sulla Normativa vigente e la sua applicazione agli interventi edilizi – “il calo demografico ed il conseguente progressivo invecchiamento della popolazione, le aspettative di vita sempre più elevate, comporteranno inevitabili conseguenze nell’organizzazione della società soprattutto a livello: sanitario, della gestione del tempo libero e della qualità della vita. Ci troviamo di fronte un futuro tutto da progettare, in cui l’ascolto; la solidarietà e la fiducia; la trasparenza; la valorizzazione delle diversità; la gestione del disagio sociale dovranno costituire i presupposti imprescindibili per un nuovo paradigma culturale, in cui l’ adozione di interventi di formazione mirati dovrà costituire il metodo per affrontare e risolvere problemi complessi”
Sono emerse e sono state messe in luce con gli interventi preordinati dell’Ordine degli Architetti PPC di Roma e Provincia per la zona 1 con l’Arch. Enrico Novello la normativa vigente e la sua applicazione agli interventi edilizi, con l’Avv. Cristina Riccetti le violazioni applicative, gli aspetti legali e di responsabilità; con la Dott.ssa Maddalena Oliviero (psicologa-psicoterapeuta dell’ASL RM F) le Barriere Architettoniche e gli effetti dell’impercorribilità, con il Consiliere Comunale Avv. Fabrizio Lungarini (presidente della Commissione Urbanistica della Città di Civitavecchia) il ruolo e le proposte dell’Amministrazione Comunale.
La “valutazione delle esperienze fatte da”, deve essere intesa nel “dare valore all’esperienza” per poter riapprendere dalla nostra ed altrui esperienza ed attivare quei processi di apprendimento diffuso che porta ampi gruppi di persone a condividere presupposti, contenuti, modalità e soluzioni di cambiamento a problemi complessi, che, per la varietà e l’intreccio delle relazioni di tipo socio-economico e politico-istituzionale da cui sono connotate, trovano difficoltà ad essere pienamente risolti come nel caso dell’eliminazione delle barriere architettoniche. Quindi risulta sempre più urgente la realizzazione di:
o Redazione di un P.E.B.A. – Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche nei territori comunali attraverso l’elaborazione di un’apposita mappatura dei luoghi, aree, edifici sui quali intervenire, si potrà disporre di un’indagine conoscitiva da utilizzare nel formulare una calendarizzazione delle azioni future.
o Redazione P.I.S.U. – Piano Integrato per gli Spazi Urbani – Analisi e progettazione per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli spazi pubblici
Nel suo accorato appello finale il Coordinatore Fiduciari CONI del Litorale Nord Pierluigi Risi ricorda che “molto spesso, quando non si riesce ad incidere nella realtà e non si ottengono significativi risultati, viene invocata la norma o, meglio, l’applicazione della stessa, la sua mancata e/o parziale attuazione, ma, come ognuno di noi ha avuto modo di constatare, la norma, spesso, non è in grado di modificare da sola, significativamente, la realtà; ciò avviene, soprattutto, quando essa, pur essendo un’efficace occasione per decretare la fine di prassi e comportamenti consolidati, ma inadeguati, si riferisce al cambiamento di comportamenti considerati non più aderenti né alle esigenze della collettività né a quelle del corretto funzionamento della società, come nel caso dell’eliminazione delle barriere architettoniche. In questi casi, se non viene previsto un dettagliato programma di attività che supporti adeguatamente il suo stato di attuazione, la norma sarà certamente un buon progetto innovativo e costituirà senz’altro un elemento di novità; ma, in quanto distante dalle competenze e dalle capacità di chi ne deve realizzare l’applicazione resterà del tutto inapplicata, parzialmente applicata, male applicata, mentre si svilupperanno meccanismi di difesa per giustificare la sua mancata applicazione”
“Il Tavolo Tecnico tiene in grande conto i contributi sino ad oggi offerti dalle Pubbliche Aministrazioni per la definitiva rimozione delle barriere architettoniche, e continua a svolgere il ruolo di centro di raccolta delle criticità da parte dei cittadini, di assistenza per i professionisti e soprattutto è aperto a quanti volessero dare il proprio contributo”- conclude il Presidente Mastrandrea confermando l’attualità del Ruolo del Tavolo nato nel 2009 – “promuovere un percorso che porti al raggiungimento della consapevolezza, dello sviluppo e delle potenzialità della persona nell’apprendimento, nella comunicazione, nella socializzazione, all’interno del nucleo familiare, nel mondo della scuola, del lavoro e in ogni altra circostanza; avviare un percorso comune che consenta di approfondire in modo organico e nuovo il tema della disabilità; iniziare un percorso al fine di elaborare, programmare e attuare in modo organico interventi ed azioni in materia di abbattimento delle barriere architettoniche presenti negli edifici, luoghi e spazi pubblici e aperti al pubblico del territorio; considerare superata ed inopportuna un’analisi puramente assistenzialistica della tematica in oggetto, ritengono opportuno dare alla persona con disabilità una sua vita autonoma; far maturare negli amministratori, nei tecnici e in chiunque quella capacità di riflessione che permette di capire ciò che sta oltre le barriere; proseguire il cammino con momenti di riflessione successivi sui temi dell’integrazione e dell’inserimento delle persone con disabilità”