SANTA MARINELLA. IMPIANTISTICA: come uccidere lo sport
feb 4th, 2016 | By coni | Category: Vivere lo Sportwww.civonline.it di Giampiero Baldi. Di chi le responsabilità? È la storia della ristrutturazione e della messa a norma dello stadio di calcio
SANTA MARINELLA 03 Febbraio 2016 - Una telenovela che non finirà mai.
Questo infatti è il resoconto di una storia nata male e che rischia di finire peggio.
È la storia della ristrutturazione e della messa a norma dello stadio di calcio che, dai fasti degli anni ‘80 dove ad essere protagonisti erano stati i vari Maldini, Totti, Cuccureddu ed il presidente Dino Viola, si è giunti ai tempi nostri dove il terreno di gioco è divenuto un campo di patate.
Di chi le responsabilità?
“Ai posteri l’ardua sentenza”.
Ma chi ha ridotto l’impianto in queste condizioni sa chi dovranno ringraziare gli sportivi locali, quando quel rettangolo di terreno di 105 per 65 metri, sarà utilizzato come deposito di materiali.
Sì, perché la fine di questo ex splendido impianto, è ormai segnata. L’amministrazione comunale sembra lontana da questo sport, la tifoseria sbraita davanti ai bar poi, quando c’è da protestare, mette la coda tra le gambe, mentre i dirigenti delle società che fanno grandi sacrifici per fare attività agonistica, non sanno più che pesci pigliare, tanto da affermare pubblicamente che, se la struttura di via Delle Colonie non sarà pronta entro il 30 luglio, chiuderanno i battenti.
Una minaccia che potrebbe diventare realtà perché dalla sponda politica non c’è mai stato un serio intervento che lasci qualche speranza.
La storia la conoscono tutti. Il Comune aveva dato l’incarico ad un ingegnere di fare una relazione tecnica e il relativo costo economico per riportare alla sua antica origine un impianto considerato uno dei migliori del Lazio. Il primo progetto parla di 180 mila euro per rivedere il Comunale di nuovo in attività.
Troppi soldi dicono dalla maggioranza e quindi bisogna tagliare e far rientrare tutto nei 100 mila euro.
Parte la gara e la vince un’impresa di Civitavecchia che spiega che bisogna rivedere il piano perché diventa impossibile fare la vasca Imhoff e l’impianto di irrigazione.
Poi si scopre che la conduttura del gas di città è piena d’acqua e quindi c’è bisogno di più soldi.
L’assessore ai lavori pubblici Raffaele Bronzolino e il delegato allo sport Stefano Toppi, assicurano che l’impianto si farà, ma per ora tutto è fermo e i 71 giorni per terminare le opere sono scaduti.
(03 Feb 2016 – Ore 20:01)