Onore ai tetracampioni
ago 10th, 2006 | By admin | Category: Eventi Berlino. 9 luglio 2006 – Una vittoria che ci consegna per la quarta volta alla storia. Una vittoria sofferta in una partita che a tratti ci ha visto legati ad un solo filo di speranza, quasi disperati in balia di incontrollabili onde, fino all’agognato approdo dei rigori. Una vittoria storica che spazza via ogni sorta di retorica, pensando alla “bestia nera” Francia battuta in finale proprio grazie alla classica lotteria dei tiri dal dischetto, al “fatal errore” di “golden gol” Trezeguet e pensando alla Germania, piegata per l’ennesima volta e stavolta in casa in una memorabile semifinale. Azzurri bravissimi, ai quali va dato il merito di aver saputo stringere i denti fino in fondo in un momento di indubbia difficoltà, cosa che già di per se vale più di qualsivoglia vittoria finale, cosa che dovrebbe esser costantemente insegnata soprattutto ai nostri ragazzi per aiutarli a crescere veramente nello sport e, grazie allo sport, nella vita. E allora oggi non staremo qui a raccontarvi di moduli tattici, di rigori e fuorigioco che c’erano o non c’erano, ma della forza di volontà dei nostri piccoli, grandi eroi che hanno saputo condurre in porto, anche contro le avversità di molti pronostici contrari e di velenose malelingue, una Nazionale nel momento più nero, e auspichiamo irripetibile, del calcio italiano degli ultimi vent’anni. Il tutto anche a dispetto di certa stampa internazionale ed al suo modo, a volte anche un po’ “terra terra” di incensare gli uomini di Lippi dopo alcune prestazioni non proprio convincenti. Ma tant’è. Torniamo da Berlino con una Coppa del Mondo, con un altro piccolo record di “cinque su cinque” ai rigori, con un Materazzi capocannoniere azzurro del Mondiale e con tanto altro ancora. Soprattutto con la consapevolezza che anche grazie a questa epocale vittoria azzurra e, soprattutto, al sentito affetto dimostrato da giocatori e tifosi, “Pessottino” saprà affrontare e superare tempeste ben più grandi e riprendere sereno e con fiducia il mare aperto. Sul vergognoso gesto di Zidane, che vale in negativo un’intera e straordinaria carriera, stendiamo il cosiddetto “velo pietoso” ed andiamo avanti, confidando nella competenza dei seri educatori sportivi che aiutino i nostri bambini a “filtrare” al meglio certi stupidi atteggiamenti in campo. Ora e’ tempo di proseguire la festa e di sentirla, ancora una volta, sempre più nostra.